Quando i lampeggianti blu, senza sirene, attraverseranno come lunghe carovane da nord a sud, da est a ovest la Capitale, quel giorno sarà “il giorno della tempesta perfetta”, a Roma. Mentre i rotori silenziati degli elicotteri sorvoleranno la Capitale come uno sciame d’api impazzito, in quel momento, un pezzo importante della storia criminale romana ed italiana verrà spazzato via. Giorni, mesi, anni di intercettazioni, appostamenti, controlli societari, verifiche su gare d’appalto, su conti correnti in Italia e all’estero, saranno la pietra tombale di un mondo sotterraneo e letale. Nomi “di grido” nella società romana, nascosti da abbronzature impeccabili, colletti ben inamidati, Rolex al polso, macchine costose e fedine penali, in alcuni casi, intonse. Dietro i vetri delle macchine che porteranno in carcere decine, forse centinaia, di uomini e donne, non vedremo “ghigne” da galeotti. O almeno non solo. Ci saranno molti professionisti, molte persone abituate a lavorare in uffici quasi asettici dove si stringono mani e si spostano capitali con un clic. Più o meno legalmente. Dove la matrice dei soldi può essere solo quella della criminalità organizzata. Consapevolmente o meno. Quel giorno cadrà anche una parte di un mondo “politico” che ha indossato, molte volte, i panni da gangster di quartiere e che ha lasciato lo scettro all’ultimo “Re di Roma”, Massimo Carminati….continua a leggere qui
Su Roma sta per scatenarsi la tempesta (giudiziaria) perfetta
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