Molti, nella mia città, mi chiedono perché riaprire il focus su Felice Maniero. Considerato quasi un Robin Hood padano, Felix o Feli o il Cotoea, è nella realtà il prodotto di uno stranissimo intreccio politico-istituzionale-criminale che, oltre 20 anni fa, ha contribuito a creare la famosa “Locomotiva d’Europa”: il Veneto. Quello che rimane poco evidente, per i più distratti, è che il boss della Mala del Brenta è stato nella realtà alla stessa stregua di un Totò Riina, di un Raffaele Cutolo, di un Bernardo Provenzano. Non è frutto di una esagerazione. Tanto quanto questi boss, Maniero, ha seminato in un terreno fertile, ciò che di peggio ci si può aspettare per un popolo. O per meglio dire, per una grossa fetta di questo: l’omertà. Parola che si usa solitamente nelle vicende “siciliane” o meridionali, in genere. Niente di più falso.
Io da veneto posso dirlo con una certa tranquillità. La discrezione di questo popolo è una discrezione che ha coperto molte delle nefandezze del bandito del piovese per un motivo molto chiaro: “ i schei” (i soldi). Se una parola come “ discrezione” venisse cambiata nella più esatta “omertà” non si direbbe niente di strano, niente di ingiusto. Sarebbe la verità cari concittadini veneti….continua a leggere qui
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