Se ne sono sentite di tutti i colori ma, sulla scomparsa di Emanuela Orlandi continua a prevalere la forte tinta del giallo.
Solo poco più di un mese fa un sedicente ex agente del Sismi, Luigi Gastrini,cinquantacinquenne di origini siciliane, telefonava in diretta alla tv RomaUno col nome in codice di “Lupo Solitario”, sostenendo che «Emanuela Orlandi è viva e si trova in un manicomio a Londra». Proprio in Inghilterra da lì a poco dopo, il fratello, insieme alla redazione di Chi l’ha visto?, è andato a cercarla pieno di speranza, ma, come ovvio, senza trovarne traccia. (qualora fosse davvero stata lì, chi di “dovere” infatti, non ce la lasciava di certo nemmeno per calcare la scena delle telecamere).
Del quattro luglio scorso è invece la lettera, inviata dalla Sicilia con timbro di Palermo a «Edizioni Anordest»(la casa editrice che di recente pubblicato il libro-denuncia di Pietro Orlandi “Mia sorella Emanuela”) che apre le porte sulla pista massonica e viene sequestrata dai carabinieri di Villorba, in provincia di Treviso, su disposizione della procura trevigiana….
http://www.donna10.it A 28 anni dalla scomparsa della figlia di un dipendente del Vaticano Emanuela Orlandi si riapre un barlume di speranza su un suo possibile ritrovamento. La rivelazione arrivata con una telefonata durante la trasmissione Metropolis su Romauno andata in onda in diretta gioved 16 giugno 2011 e dedicata allanniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. La perdita di vite umane e di beni quindi proporzionata alla grandezza della popolazione e al livello di preparazione della stessa.
[…] Pietro Orlandi: «Chiedo al papa che venga abbattuto il muro del silenzio» […]