Riportiamo integralmente l’intervista di Antonio Mancini rilasciata a Giacomo Galeazzi per La Stampa sicuri solo di due cose:
a- l’argomento interesserà i nostri lettori
b- molti saranno i pareri pro e molti quelli contro
Antonio Mancini, componente della Banda, rivela “Fu presa per ricattare il Vaticano”
Emanuela Orlandi è stata rapita per ricattare il Vaticano e per ottenere la restituzione di un’ingente somma di denaro investita dalla banda della Magliana nello Ior». A 28 anni dalla scomparsa a Roma della cittadina vaticana figlia di Ercole Orlandi (messo della Prefettura della Casa Pontificia), Antonio Mancini, uno dei componenti del primo nucleo della banda, soprannominato Nino l’Accattone («Ricotta» nella versione letteraria e cinematografica di «Romanzo Criminale») getta una nuova luce su un mistero italiano che, tra piste straniere, servizi segreti e collegamenti all’attentato a Wojtyla, è diventato un intrigo internazionale. Mancini, dopo molti anni di reclusione, ha deciso di collaborare con la giustizia e oggi lavora come autista di un bus per disabili.
Il giudice Rosario Priore sostiene che la Orlandi sia stata rapita dalla Banda della Magliana per un ricatto al Vaticano per rientrare in possesso di 20 miliardi di lire consegnati allo Ior. È così?
«Ciò che afferma il giudice Priore a proposito del rapimento della Orlandi è…
Antonio ha ragione.
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