Stroncato da un tumore: aveva inventato il modo per portare i soldi all’estero. Artuso, il “cassiere” di Maniero, accusato di rapine, sequestro e omicidio era stato assolto: per questo voleva fare causa allo Stato
E’ morto Mario Artuso. Aveva inventato il modo di far diventare Felice Maniero ricco sfondato, aprendo conti correnti in Svizzera e in Austria. E’ stato accusato di aver commesso omicidi e rapine, di aver trafficato in droga e di aver partecipato a sequestri di persona. Ma alla fine è stato assolto. Mario Artuso era nato a Venezia il 5 giugno del 1940, ma aveva vissuto prima a Padova – a Rubano – e gli ultimi vent’anni a Castelfranco Veneto. A Felice Maniero – che è del 1954 – in qualche modo aveva fatto da secondo padre, dopo la morte di Ottorino Maniero. Del resto, stando al racconto di Artuso, la mamma di Maniero, Lucia Carrain, aveva un debole per lui, nel senso che Artuso era uno dei pochi dei quali Lucia si fidava. Fatto sta che Mario Artuso, dimostrando capacità imprenditoriali non comuni – anche se indirizzate al crimine organizzato – aveva inventato il meccanismo della “lavatrice svizzera” già a metà degli anni Ottanta. Con la banda Maniero aveva chiuso nel 1991. Solo con Felicetto Maniero diceva di avere un conto ancora aperto. «Ma certo, Maniero mi ha chiamato in causa per un sacco di cose e la Corte mi ha assolto» – raccontava al Gazzettino all’indomani dell’assoluzione che un paio di anni fa aveva messo fine alle sue traversie giudiziarie iniziate poco dopo il 1986. Perchè Maniero l’avrebbe accusata ingiustamente? – gli avevamo chiesto.
«Per vendetta. Perchè io non mi sono pentito. E Maniero non ha usato solo con me l’arma del pentimento, l’ha utilizzata con tutti quelli che temeva o perchè troppo indipendenti, come il sottoscritto o perchè pericolosi per lui, come i cosiddetti “mestrini”. In ogni caso per quanto mi riguarda ho intenzione di denunciare Maniero per calunnia. E ho anche intenzione di fare causa allo Stato per i tempi del processo. Le dichiarazioni di Maniero sono del 1995 e la mia assoluzione è arrivata a fine 2008.» Ha fatto in tempo a dare mandato al suo avvocato, Giuseppe Sarti, di avviare le cause, però già da cinque anni sapeva di essere condannato a morte da un tumore. Ma non aveva mai smesso di lottare, aveva combattuto fino all’ultimo anche contro il male, assistito da un incrollabile ottimismo e da «mia moglie, che non mi ha lasciato solo per un attimo ed è riuscita a darmi una grande serenità». Per suo espresso desiderio, il funerale non sarà celebrato e la salma di Mario Artuso sarà cremata.
Maurizio Dianese
14. 10.2010
Fonte: Il Gazzettino di Venezia
[…] This post was mentioned on Twitter by marina angelo, marina angelo. marina angelo said: MALA DEL BRENTA: È morto Artuso, il "cassiere" di Maniero: http://wp.me/pZjvA-wD […]